Il punto sul C.I.S. (certificato di idoneità statica)

Dopo una serie di rinvii, il Comune di Milano, con determinazione dirigenziale del 20 giugno 2022, ha ulteriormente differito i termini dell’obbligo di produzione e redazione del certificato di idoneità statica.
La proroga in questione non contiene stavolta una data certa, ma rimanda alla data di approvazione del nuovo regolamento edilizio del Comune di Milano.
Il percorso di adozione di detto certificato ha ad oggi avuto un iter travagliato, caratterizzato da una serie di rinvii, da ultimo quello di cui alla determinazione dirigenziale n. 67 del 12 gennaio 2022, con il quale i termini per la presentazione del C.I.S. erano stati differiti alla data del 29 giugno 2022.
Il rimando all’adozione del nuovo strumento urbanistico comunale sembra voler recepire le perplessità di sistema sull’entrata in vigore del C.I.S.: da una parte un potenziale conflitto delle norme locali con quelle nazionali (Testo Unico in materia edilizia D.P.R. n. 380/2001); dall’altra la sentenza n. 852/2022 del T.A.R. Lombardia, pubblicata il 14 aprile 2022, che ha dichiarato illegittimo il comma 6 dell’art. 11 del Regolamento Edilizio nella parte in cui stabilisce che “in caso di compravendita i notai dovranno allegare tali certificazioni all’atto di vendita”.
Si rammenta che l’attuale regolamento edilizio del Comune di Milano, all’articolo 11.6, ai fini del rilascio del certificato di idoneità statica, dispone che i fabbricati ivi indicati, entro 50 anni dalla data di collaudo delle strutture o dalla loro ultimazione, devono essere sottoposti a una verifica dell’idoneità statica, certificata da un tecnico abilitato.
Il certificato di idoneità statica rileva ai fini dell’agibilità dell’edificio o di sue parti, atteso che, come dispone il Regolamento Edilizio, il mancato rilascio del C.I.S. comporta il venir meno dell’agibilità dell’edificio o di sue parti.
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